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Ansia da separazione nel gatto

Immagine del redattore: Francesca Francesca

Aggiornamento: 22 lug 2023



Secondo l’opinione comune, laddove i cani sono animali affezionati, che percepiscono bene l’assenza del loro umano, l’indole dei gatti sarebbe di natura più indipendente e ciò farebbe sì che sentano meno la nostra mancanza rispetto alla loro controparte canina.

Nulla potrebbe essere più errato.

Non solo i nostri mici si affezionano sinceramente a noi, ma possono facilmente soffrire di un malessere ben specifico: l’ansia da separazione.



Ci sono, naturalmente, diversi livelli in cui si presenta questo fenomeno.

Comunemente fa la sua comparsa quando per qualche ragione ci allontaniamo da casa per un periodo di tempo di una certa misura superiore a quello a cui il gatto abituato.

Il gatto, infatti, può sentire di avere ragione di temere che non torneremo più a casa, o avere l’esigenza di sentirci più vicini.


I segnali che indicano ANSIA DA SEPARAZIONE sono indicativamente:

- miagola quando stiamo per lasciare la stanza o uscire di casa; - perdita di appetito; - depressione; - ansia; - presenza di pipì fuori dalla lettiera


Alla lista si possono poi aggiungere segnali più prettamente fisici, come:

- vomito

- diarrea

Non sempre tutti questi sintomi si presentano, e spesso l’ansia da separazione non risulta così evidente.

Ciò non significa che l’ansia da separazione non sia reale, e non possa essere un vero trauma per il gatto.

Cosa fare, se si teme che il gatto ne sia preda?


La cosa migliore è cercare l’aiuto del veterinario per escludere qualsiasi patologia; in seguito contattare un veterinario esperto nel comportamento dei gatti o un consulente della relazione felina. Fare sempre comunque attenzione ai segnali che il gatto vi fa vedere.


Queste sono solo alcune linee guida, ma ogni gatto è unico e ogni situazione è diversa.


Per una consulenza contattami e insieme valuteremo il tuo caso.




Francesca Biundo

 
 
 

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